Arte e Cultura
Oltre al suo meraviglioso mondo sotterraneo, Castellana Grotte offre un interessante patrimonio artistico e monumentale. Tutto da scoprire in un viaggio culturale che passando dai vicoli del centro storico alle colline verdi della campagna, riesce a coniugare bellezza e atmosfera, l’estetica con l’emozione.
Vacanze in Puglia, un viaggio attraverso l’arte
Le vacanze in Puglia sono un modo per entrare da protagonista nella cultura di un territorio. Fermarsi a Castellana Grotte significa scoprire un interessante patrimonio artistico e monumentale.
Non solo quindi il meraviglioso mondo sotterraneo delle Grotte di Castellana ma cultura artistica.
Per scoprire nel modo migliore Castellana consigliamo una passeggiata fra i vicoli del caratteristico centro storico per poi spostarsi sulle colline. In ogni tappa c’è l’occasione di scoprire tesori preziosi. Ed in questo modo le vacanze in Puglia saranno preziose passeggiate nella storia.
Cosa visitare a Castellana Grotte?
Abbiamo selezionato alcuni monumenti da non perdere.
Cosa vedere durante le vacanze in puglia – castellana e i suoi tesori
Vi proponiamo l’elenco di monumenti, chiese e altri luoghi da visitare nelle vostre vacanze in Puglia:
- Santuario Maria SS della Vetrana,
- Chiesa di San Leone Magno,
- Chiesa di San Francesco da Paola,
- La Chiesa di San Francesco D’Assisi,
- La rettoria di Santa Maria del Suffragio
- Chiesa di Santa Maria del Caroseno,
- La Chiesa della Madonna della Grotte
- La Chiesa rurale di San Nicola di Genna,
- Il Palazzo Municipale,
- Piazza Nicola e Costa,
- Torre dell’Orologio,
- La Curia Baronale,
- La Torre Nuova,
- Arco de Marinis,
- Villa Tacconi.
Fermarsi a Castellana per trascorrere le vacanze in Puglia significa quindi passeggiare nella storia. E scoprire ad ogni passo, una chiesa, un monumento, una piazza, un palazzo di grande bellezza.
Itinerari cittadini e rurali – il modo migliore di vivere le vacanze in puglia
Si può passeggiare nelle viuzze del borgo antico oppure trascorrere le vacanze in Puglia esplorando la campagna. Monumenti e paesaggi si mescolano nei due itinerari principali che vi proponiamo.
Basta, infatti, una passeggiata nel centro storico di Castellana Grotte per vedere con comodità una ad una la maggior parte dei suoi monumenti e chiese. Ogni chiesa custodisce opere d’arte di grande valore che vi consigliamo di osservare con attenzione.
Uscendo, invece, dal paese, si possono scorgere pezzi di arte e storia immersi nella campagna. Basta pensare al Santuario della Madonna della Vetrana, Patrona di Castellana Grotte, e alle incantevoli chiese rurali. Percorsi a piedi o in bicicletta renderanno la scoperta di questi luoghi un’occasione inedita di vivere le vacanze in Puglia.
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SANTUARIO MARIA SS. DELLA VETRANA
Costruito nel 1691, su una preesistente chiesetta, per volontà del popolo castellanese, come ringraziamento alla Madonna della Vetrana che aveva liberato il paese dalla terribile peste del 1691. Sorge in una posizione panoramica, su uno dei cinque colli di Castellana, a circa un chilometro dal centro cittadino. Il convento possiede una corposa biblioteca di antichi volumi di storia, filosofia e teologia.
CHIESA DI SAN LEONE MAGNO
E’ la Chiesa Matrice dedicata al Pontefice San Leone Magno, ed è la più antica della cittadina. Risale infatti al 1200. Un prospetto imponente affiancato dal campanile, nel cuore antico della città. E’ caratterizzata dalla sua torre normanna di difesa che nel tempo divenne torre campanaria. Il portale è sormontato da una nicchia su cui è sistemato il Santo titolare, e dal rosone. Nella tessitura muraria si leggono i segni di probabili rifacimenti, che confermano l’antichità dell’edificio, costruito intorno a una torre di difesa del XIII secolo, e consacrato nel 1287. Già nel 1383 iniziarono i lavori di una nuova chiesa, come si evince dall’iscrizione che sovrasta il vecchio ingresso, ora murato; a tale epoca risale anche un affresco raffigurante l’Annunciazione, nel vano della torre. L’interno è stato fortemente rimaneggiato e restaurato. Alle pareti laterali spiccano sei grandi tele settecentesche di scuola napoletana. L’altare laterale destro è invece impreziosito dalla tela firmata dal castellanese Vincenzo Fato e datata 1771.
CHIESA DI SAN FRANCESCO DA PAOLA
Costruita nel 1614 su un antico edificio quattrocentesco, la chiesa dei Paolotti domina l’ampio spazio aperto di largo Porta Grande. Si affaccia sulla piazza con il suo sobrio prospetto ingentilito da un portale barocco a motivi floreali e geometrici. All’interno della chiesa prevale una decorazione in stucchi, probabilmente coevi alla cantoria e all’organo settecenteschi. Il convento, che ospitava anche un’antica biblioteca, attualmente è adibito a casa di riposo per anziani. Largo Porta Grande, edificato intorno al 1400, è la più antica porta d’ingresso alla città e fu dotata di un robusto portone di ferro. Posizionata nel punto più depresso di un ampio bacino pluviale, al suo esterno erano collocate le cisterne pubbliche dalle quali gli abitanti attingevano l’acqua.
CHIESA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI
Costruita nel 1651, presenta un’unica navata a croce latina.
E’ un complesso nobile e molto armonico. All’interno contiene circa trecento sculture e sette magnifici altari barocchi, recentemente restaurati, realizzati da Frà Luca Principino che, per il numero di opere realizzate, ha reso questa chiesa un patrimonio artistico di inestimabile valore. La facciata è realizzata con pietra bugnata, ed è in stile barocco.
CHIESA DI SANTA MARIA DEL SUFFFRAGIO
Nota anche come Chiesa del Purgatorio. E’ stata edificata attorno al 1660. Si affianca su via Trento con il caratteristico prospetto in bugnato rustico, aperto da un unico portale sormontato dal un bassorilievo raffigurante san Michele Arcangelo affiancato da due anime purganti. Si distingue soprattutto per le numerose opere pittoriche del pittore castellanese Vincenzo Fato (1705-1788) conservate all’interno. Tra di esse, la tela raffigurante la Madonna del Suffragio. Sulla porta d’ingresso l’organo e la cantoria settecentesca, con cornici dotare. Intagliati e dorati anche il pulpito e gli altari laterali.
CHIESA DI SANTA MARIA DEL CAROSENO
Risale alla fine del XVIII secolo. Costruita ampliando una vecchia chiesa che si trovava fuori dalle mura, internamente presenta arcate a sesto acuto. La splendida facciata è realizzata in stile barocco, quasi rococò, esaltata da tre incavi, in due dei quali sono collocate le statue di S. Pietro e S. Giovanni d’autore ignoto. Giungendo da via Roma si può ammirare una scenografia suggestiva creata dalla facciata della chiesa chiude la lunga via in chianche bianche segnate dal tempo, su cui si innalzano palazzotti signorili settecenteschi.
CHIESA MADONNA DELLA GROTTA
Unico esempio di chiesa ipogea nel territorio castellanese. Si trova nei pressi dei giardini pubblici. Una lunga scalinata introduce ad un vano ipogeo che precede questa grotta carsica dedicata alla Madonna. Qui, dove si pensava di costruire una chiesa mai completata, si trovano un altare lapideo settecentesco ed un più antico affresco raffigurante una Madonna con Bambino. Ad anni recenti appartiene il presepe in pietra opera dello scalpellino locale Angelo Calcagnini.
CHIESA DI SAN NICOLA DI GENNA
Immersa nella verdeggiante campagna castellanese, siamo di fronte ad un’antica e suggestiva chiesa rupestre. Quel che si può ammirare oggi è frutto di un corposo rifacimento cinquecentesco ma le sue origini pare siano ben più antiche. Alcuni storici credono possa trattarsi della chiesa di Santa Maria di Genna, nominata da Papa Alessandro III, nella bolla del 1180. E’ collocata al centro di sette strade, un tempo zona di ampi vigneti. In tutta l’area circostante sono presenti testimonianze di civiltà viva sin dall’antichità. Nelle vicinanze si può osservare la neviera di San Nicola di Genna, un vano ipogeo datato 1788 sormontato da una costruzione, in cui veniva “conservata” la neve che cadeva copiosa in inverno. E a sud della chiesetta è, invece, visibile il Muro di Genna, resti di una struttura medievale.
PALAZZO MUNICIPALE
Sorto inizialmente come convento dei Francescani, presenta un bellissimo chiostro risalente alla fine del secolo XVI. Il palazzo è stato modificato nel ‘900 lasciando intatte le volte a botte e demolendo i muri esterni. Alcune delle vecchie celle sono adibite oggi ad uffici pubblici e sono stati ricavati due grandi ambienti con le volte affrescate da Alberto Tomaselli: uno è l’attuale Sala Consiliare e l’altro è adibito a Sala delle Cerimonie. All’interno del palazzo sono esposte 80 tele del pittore Sergio Nicolò de Bellis.
PIAZZA NICOLA E COSTA
E’ nata sulle terre donate nel 1171 dall’Abate Eustasio ai due coloni otrantini Nicola e Costa. Per lungo tempo questa piazza dominata dal suo monumentale orologio, è stata il punto di incontro dei cittadini, e da questa piazza si aprono una serie di vie laterali, itinerari alternativi per scoprire altre aree della città.
TORRE DELL’OROLOGIO
Edificata nel 1848, rappresenta l’unico esempio di torre esistente nell’assetto urbanistico castellanese. E’ il monumento simbolo di Piazza Nicola e Costa e svetta tra il Palazzo Comunale di via Marconi e la chiesa di San Francesco d’Assisi di corso Italia.
CURIA BARONALE
Costruita alla fine del XI secolo, per la sua funzione di residenza del governatore che vigilava sulla città per conto del Conte di Conversano, la Curia viene chiamata anche Municipio Vecchio o Casa del Governatore. E’ collocata nel cuore del centro storico e di recente è stata perfettamente restaurata.
LA TORRE NUOVA
Il bastione circolare rappresenta l’unica superstite opera difensiva della cinta muraria di Castellana. Alla sua sommità si nota una curiosa scultura, denominata “Maria la Castellana” o “La Castellana”. Si ispira ad una donna che secondo una diffusa leggenda avrebbe trovato riparo, assieme alle sue due figlie, nei boschi attorno all’abitato dopo la morte del marito, il Castellano di Bari, a seguito dell’assalto della città di Bari da parte dei Saraceni nel 978. La torre è poi stata trasformata in abitazione.
ARCO DE MARINIS
Posizionato fra quelle che erano un tempo le antiche mura del paese. L’arco è caratteristico per via della sua particolare altezza e della sua balaustra merlettata di graziose colonnine. E’ una porta di accesso al caratteristico centro storico di Castellana, tra le stradine che si fanno largo fra case di pietra, vicoli e corti dove è piacevole “perdersi” passeggiando.
VILLA TACCONI
I lavori di costruzione della villa Tacconi iniziarono nel 1934 a seguito della donazione effettuata da un cittadino castellanese, Gianvito Tacconi.
Questi dopo essere partito per trasferirsi in America decise di tornare e fare un importante lascito alla sua comunità di origine. All’interno di quest’area verde, posta proprio nel centro cittadino, fra vialetti in pietra, muretti e alberi imponenti, è possibile godere pienamente della bellezza della natura.